Primo intervendo di esofagectomia totale in laparoscopia

Per la prima volta alla Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù è stato eseguito un intervento di "esofagectomia totale" con approccio completamente mini invasivo. L'intervento, effettuato dal coordinatore dell'area chirurgica dottor Michele Carlucci con il primario dell'unità operativa di chirurgia del San Raffaele Giglio, Giuseppe Mastrandrea, è stato eseguito con approccio laparoscopico (senza necessità di incisione chirurgica ma con introduzione di strumenti chirurgici attraverso fori millimetrici della parete addominale) e toracoscopico, cioè senza necessità di eseguire una incisione toracica e con trasposizione al collo dello stomaco. "Tale tecnica chirurgica - dichiarano Michele Carlucci e Giuseppe Mastrandrea - ha il vantaggio di un netto miglioramento del decorso post operatorio che risulta esente da dolore con più rapida mobilizzazione del paziente, riduzione del rischio di complicanze e quindi degenza ospedaliera molto più breve". Il paziente, di 55 anni, affetto da neoplasia dell'esofago, ha ripreso l'alimentazione in tempi molto rapidi e gode di buona salute. "Altro vantaggio di tale tipo di tecnica - aggiunge il dottore Carlucci - è quello di garantire una radicalità oncologica sovrapponibile agli interventi eseguiti con tecnica tradizionale con il vantaggio di eseguire l'asportazione dei linfonodi (linfoadenectomia mediastinica) in modo più accurato. Per questo motivo oggi questo tipo di approccio mini invasivo può essere considerato, in centri altamente qualificati, il gold standard per questa patologia". La tecnica mini invasiva viene abitualmente eseguita presso l'ospedale di Cefalù per altri tipi di tumori quali quelli del colon retto, dello stomaco, dell'esofago, del pancreas, del rene. Inoltre, l'approccio laparoscopico viene utilizzato per patologie benigne della colecisti e delle vie biliari, per patologie della milza e per le urgenze quali appendiciti, perforazioni, gastroduodenali e per occlusione intestinale.